Un esercente attività di bar e pasticceria, tenuto dall'1.7.2019 alla trasmissione telematica dei corrispettivi, rileva che il nuovo misuratore fiscale conteggia l'importo dei ticket restaurant sia ai fini dei ricavi che dell'Iva, sebbene gli stessi siano poi fatturati periodicamente alla ditta fornitrice, determinando così una duplicazione di ricavi e Iva a debito. Al riguardo, con la Risposta Interpello 7.10.2019, n. 394 l'Agenzia delle Entrate precisa che in questo caso di disallineamento tra dati trasmessi telematicamente e imposta liquidata periodicamente va sempre applicato il seguente principio: è solo con il pagamento del controvalore dei ticket da parte della società emittente (o con l'emissione della fattura se precede il pagamento) che si ha l'esigibilità dell'Iva e, ai fini reddituali, la rilevanza del ricavo.