Centinaia di migliaia di lettere hanno innondato -in questi giorni- le scrivanie di imprenditori e professionisti, con la pretesa di richiedere il pagamento di un "sedicente" canone radio-televisivo per il solo fatto di possedere un computer, un video-citofono o quant'altro utile ad una possibile ricezione di trasmissioni radio-televisive.
Al di là della censurabile iniziativa, volta a colpire nel mucchio anzichè giustamente pretendere da chi deve, è bello precisare che il fantomatico regio decreto di cui si parla (articolo 27 del regio decreto 246 del 21 febbraio 1938) viene citato dall'ultimo provvedimento legislativo che aggiorna le misure del canone 2012, con una premessa di ben 3 pagine (il link è il seguente) prima di declinare il provvedimento in 5 articoli ed una tabella. Il link alla tabella è interessante per leggere quali siano le categorie interessate al pagamento del cd. "canone speciale": forse, quindi, non tutti dovranno pagare? Mah! Attendiamo come evolve la situazione!
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